lunedì 27 aprile 2009

Alle origini di un tuffo

I numeri sono impressionanti. I miei e quelli che mi portano a cercarne degli altri.
I miei dicono che aprendo il blog e trovando 1 commento di 1 sostenitore dopo 1 giorno di impegno, potrò presto bussare alla direzione di un mega-blog-online e parlare riferendomi "ai lettori del mioblog".
Quelli che trovo in giro però sono lievemente più grossi. L'impatto del servizio delle Iene è obiettivamente disarmante, ma la "capata" sui Mondiali di Nuoto Roma2009 nasce dal pezzo di Gabriele Romagnoli e Corrado Zunino uscito su Repubblica del 16 aprile (in coda il link al pezz', trovato dal collega di curiosità Gerry Capasso). In pratica si saranno incrociati, o avranno di poco preceduto l'altro tandem protagonista della vicenda composto da Filippo Roma e cameraman, in giro rispettivamente con occhiali da sole e telecamera.
I numeri di Roma2009 dicono, o meglio dicevano: 5 impianti pubblici da realizzare perché siano pronti per i Mondiali, un totale di 84 vasche in città, restauri per una decina di Circoli privati e altri deliri di onnipotenza di dimensioni enormi.
La questione è immensa, e quando poi al conteggio si aggiungono anche i servigi di 2 Commissari Straordinari (il primo veltroniano, il secondo alemanniano), il nome di Santiago Calatrava per la progettazione di un'opera d'arte contenente 4 piscine, fino ad arrivare, di link in link, fino ai Papaboys, che hanno una rappresentativa che va a giocare a calcetto su uno dei campi dei complessi sportivi in questione... allora la crisi diventa - fantozianamente - mistica.
Calatrava e i Papaboys... Le Iene e Alemanno... Veltroni e Barelli (che dalla presidenza della Federnuoto si è candidato a quella del Coni)...
Tutto è confuso
E come secondo post, pure direi che può bastare

(il link al pezzo di Repubblica)
http://www.repubblica.it/2009/04/sport/vari/nuoto-mondiali/nuoto-mondiali/nuoto-mondiali.html Condividi

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