martedì 6 ottobre 2009

Il déjà-vu del Lodo

«Non possono essere sottoposti a processi penali, per qualsiasi reato anche riguardante fatti antecedenti l’assunzione della carica o della funzione fino alla cessazione delle medesime, il Presidente della Repubblica, il Presidente del Senato, il Presidente della Camera dei Deputati, il Presidente del Consiglio dei Ministri, il Presidente della Corte Costituzionale».

Alt! Non mi risulta. Ce ne sta uno di troppo: non erano le quattro più alte cariche dello stato? Cioè, come funziona? Oggi si riunisce la Corte Costituzionale, per decidere sulla legittimità del Lodo Alfano e fin qui si era sempre parlato delle 4 cariche dello Stato! L’ultimo, il Presidente della Corte, non c’era. Napolitano? Ce l’ho. Fini? Ce l’ho. Berlusconi? C’è. E Schifani fanno quattro.

La figurina di Francesco Amirante, classe ’33, nato all’Ombra del Vesuvio e cresciuto nelle giovanili del diritto prima dell’esordio in prima squadra a Forlì, con esperienze anche a Vicenza e Lagonegro, mi manca e l’album non è completo. Ma soprattutto, se fosse vero, significherebbe che oggi, lo "scugnizzo delle Preture", va a giudicare la legittimità di una legge che lo riguarda. In pratica dopo che Berlusconi ha inventato una cosa che lo riguarda, dopo che Fini e Schifani si sono visti votare in faccia una legge che li riguarda e dopo che Napolitano ha firmato una tutela che lo assisterà fino a fine mandato (casomai fosse lui il prossimo ad investire la moglie Cloe), oggi anche colui chiamato a sapere se quella legge è giusta, è coinvolto direttamente come beneficiario.

Però attenzione... Il tranello c'è... Carta vince, carta perde, e come ogni illusionista si scopre che mentre tutti guardano una mano, l'altra si infila nella tasca.

Quello che sembra proprio il Lodo Alfano, è in realtà un'altra legge, che la nostra memoria corta ci potrebbe aver fatto dimenticare. Sui libri di Diritto Costituzionale la si trova rubricata come Legge 140/2003 (dico duemilaetre) alias Lodo Maccanico/Schifani (dal nome di chi l'ha partorita e poi ripudiata, combinato con quello di chi è riuscito anche a peggiorarla inducendo il primo a sconfessarla addirittura). Purtroppo però, sempre sui libri di Diritto Costituzionale, il Lodo Schifani lo si trova nel capitolo di leggi dichiarate illegittime dalla Corte Costituzionale. E per uno strano caso del destino, quel 20 gennaio 2004 il redattore di quella sentenza, era proprio Francesco Amirante.

Ora, a 76 anni suonati, cosa penserà il funniculì funniculà della Costituzione, quando domani mattina gli chiederanno un parere dopo avergli letto quanto segue?

«...i processi penali nei confronti dei soggetti che rivestono la qualità di Presidente della Repubblica, di Presidente del Senato della Repubblica, di Presidente della Camera dei deputati e di Presidente del Consiglio dei ministri sono sospesi dalla data di assunzione e fino alla cessazione della carica o della funzione. La sospensione si applica anche ai processi penali per fatti antecedenti l’assunzione della carica o della funzione».

p.s. Tra le altre cose, io gli chiederei anche qualcosa del modo in cui sta vestito in questi giorni di riflessioni importanti. O in alternativa gli farei vedere la puntata dei Simpson in cui Homer entra nella Loggia degli Spaccapietre!!!

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