mercoledì 8 settembre 2010

Discettazioni pre-autunnali...


Bentrovato mio caro Piccolo Resistente e bentrovate anche voi gentili anime pie che avete il buon cuore di leggere i sempre più rari post pubblicati all'interno del blog. È bene sapere che la penuria di interventi non è dovuta alla scarsità di argomenti, nè ad una presumibile mancanza d'impegno o tantomeno a spocchia intellettual-sinistroide, semplicemente siamo presi da altre cose. Non tutti sanno che i tre curatori della pagina preferiscono passare il tempo ad adescare adolescenti sui forum di Twilight discettando su chi sia il più figo tra Edward 'o fegato e Jacob naso 'e cane piuttosto che regalarvi perle di saggezza con le loro ineffabili elucubrazioni. Del resto la cronica astinenza da pelo pubico femminile ha condotto il buon Dottor Gonzo ad iscriversi al Predellino, sito dell'onorevolissimo e capacissimo Giorgio Stracquadanio, per rimorchiare cloni della Brambilla (perdonami, avevo promesso di non sputtanarti...!). Basti questo ad illustrare lo stato mentale di chi scrive queste pagine...
Finito il tempo dei cazzeggi, passiamo a cose serie e torniamo ad occuparci di libri. Agosto per chi scrive è il mese dedicato al lavoro. Così quando il resto del mondo va in vacanza e l'altra metà bestemmia perchè non ha i mezzi per farlo ed è costretta a venire da me, il Mercenario diventa produttivo e nel suo piccolo incrementa l'asfittico PIL del Belpaese. Un aiuto di cui beneficia principalmente il settore dell'editoria perchè quasi tutti i miei sudati guadagni se ne vanno in libri e solo per tale ragione Feltrinelli dovrebbe assumermi o praticarmi uno sconto dell'85% vita natural durante. Ora qualcuno tra voi potrebbe legittimamente obiettare "ma perchè compri dei libri se devi lavorare?". Domanda legittima, ma mi avvalgo della facoltà di non rispondere caso mai il principale dovesse imbattersi in queste righe...
Mai mi era capitato di leggere così tanto come quest'estate - capirete quindi quanto sia stato produttivo a lavoro... - con 6 romanzi in 28 giorni. Dopo vari rinvii per la prima volta ho letto Fight Club di Chuck Palahniuk (ancora esplosivo a 14 anni dalla pubblicazione) che non ha bisogno di presentazioni; seguito da La Traiettoria della Neve dello svedese Jens Lapidus, volume che mi ha regalato la Mondadori e che si è dimostrata la classica lettura da ombrellone m niente a che vedere con Ellroy, nè tantomeno con Larsson ai cui repertori lo scrittore attinge a piene mani (senza infamia e senza lode); la più grossa delusione è arrivata con Guida Galattica per gli Autostoppisti di Douglas Adams e di cui molti mi avevano parlato come un piccolo cult, ma che si è rivelato di un'insulsaggine senza pari; molto gradevole invece La Pattuglia dell'Alba di Don Winslow. Un noir veloce, ben strutturato, intreccio travolgente e una carrellata di personaggi che si fanno amare da subito (una garanzia!); poi visto lo stato pietoso in cui versava la mia copia ho ricomprato e (ri)letto Febbre a 90° di Nick Hornby ed anche in questo caso non c'è bisogno alcuno di presentazione visto che è un libro che dovrebbe stare negli scaffali di qualsiasi biblioteca accanto a quell'altro capolavoro che è Alta Fedeltà; infine il mese si è chiuso con Strage del maestro Loriano Macchiavelli. Il racconto dell'attentato alla stazione di Bologna che Einaudi (gran colpo) ha deciso di ripubblicare in occasione del trentennale della strage. Un libro dalla storia travagliata che fu pubblicato una prima volta nel 1990 dall'autore con lo pseudonimo di Jules Quicher, ma che restò negli scaffali meno di una settimana dato che la Rizzoli decise di ritirarlo dal mercato in seguito alla denuncia di Sergio Picciafuoco - imputato nella strage del 2 agosto - che si riconobbe in un personaggio della storia (indovina chi?). Fa bene Macchiavelli nella prefazione a ribadire che la sua opera è "Fantasia, nient'altro che ipotesi di un romanziere, basate su alcuni dati emersi nel corso delle tante indagini eseguite dai magistrati [...] Chi ritenesse di riconoscersi in uno dei tanti personaggi, uomo o donna, si tolga subito l'illusione di essere diventato un eroe da romanzo". Nonostante la precisazione è quasi impossibile sottrarsi al gioco di individuare in alcuni characters figure che hanno attraversato nel bene e nel male la Storia d'Italia. Un libro forte, provocatorio e che rievoca l'ennesima buco nero contornato di misteri dell'Italia contemporanea. Senza aver il rigore e il ritmo incalzante dell'inchiesta, ma non per questo meno coinvolgente Strage è un romanzo sulla memoria e per la memoria. Da leggere assolutamente.
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