martedì 25 maggio 2010

Ci vorrebbe una guerra

Ci vorrebbe una guerra. Sul serio. Sì, ma non le scaramucce a cui ci hanno abituato ultimamente. No, qui si parla di uno di quei sani conflitti bellici di una volta. Cioè niente fiction modello Afghanistan buone solo per la reversibilità delle pensioni e le passerelle dei politici. Scommesse sulle due Coree? Naaaaa, solo scaramucce poi non dimenticate che ci sono i Mondiali di calcio per lo mezzo. Chi? Ah, Ahmadinejad. Seeee, ve lo raccomando il senza coglioni. Uno di quegli sborone da bar di paese che davanti al caffé corretto ad anice spara: "Megan Fox? Trombata due volte. Scarlett Johansson? Una porca esagerata ma adesso sta cagando il cazzo. Va a finire che devo cambiare la sim del cellulare". Con gli anziani intenti al tresette che prima alzano il sopracciglio sospettoso e poi se la ridono sotto i baffi, ché almeno c'è il sola col pizzetto a distrarci.
No, qui c'è bisogno di qualche vecchia volpe della geopolitica che convinca un priapico megapresidente ad annunciare al mondo che "Bisogna bombardare la Papuasia, perché nell'era delle democrazie compiute e delle libertà civili non si possono più tollerare siffatte azioni di cannibalismo". E no, mi spiace miei cari pensatori veteromarxisti pronti a puntare il dito contro gli speculatori della finanza. Vi state sbagliando (il che non è una novità...), perché qui si parla di oceani di sangue: braccia mozzate, gambe mutilate, teste rotolanti. Insomma, di sporcarsi le mani per davvero! Quindi, voi che centrate con la fatica? Non c'è spazio per la retorica del capitale. Niet. Anche se a ben vedere qualche risvolto economico lo si trova sempre. Eh sì, l'elenco è presto fatto: nuova linfa per l'industria, qualche milione di cristiani del Terzomondo che si leva dai coglioni - che la questione demografica è sempre lì minacciosa -, l'occupazione al Sud che riprende a salire che l'indigenza a noi ci fa schifo, il rafforzamento della coesione sociale. Mmmhhh, vediamo se dimentico qualcosa... ah sì, i giornalisti! Tu quoque... come se si potessero trascurare i paladini del diritto d'espressione, i cani da guardia e da compagnia del potere lesti a trasmettere primi piani di lacrime e singhiozzi, ma dimentichi delle bombe al fosforo. Intelligenti (i giornalisti o le bombe?). E last but not least qualche Ong pronta a sacrificarsi per le sorti degli antropofagi. Tranquilli, che qualche stradina di emergenza (questa arriva dopo...) si trova sempre.
Insomma, c'è bisogno del nemico comune contro cui coalizzarsi. La catarsi dello spirito e del portafoglio. Armiamoci e partite, miei prodi! L'afrore della morte mista alle feci dei cadaveri. Ah, tiempe belle 'e na vota quando i cadaveri in decomposizione erano l'humus di madre terra. Fate in fretta che la minaccia antropofaga pende sulle vostre teste. E se qualche aborigeno imparasse ad usare le intercettazioni? Che mondo sarebbe senza Nutella. E nel tubo catodico Mrs. Lovejoy strilla come un'aquila in menopausa: "I bambini?! Nessuno pensa ai bambiniiiiiiiiiii!". Stia buona, signora. I vocazionari stanno lì apposta.
Le prefiche di Stato a commuoversi per gli sguardi persi degli orfani e a dispensare vibratori per consolare le vedove. Taci il cannibale ti ascolta.
Mannaggia, lo sapevo che era colpa della Nuova Guinea... Condividi

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