martedì 4 maggio 2010

Scajola e l'arte dell'autodifesa (ovvero, riassunto semantico di un ministro dei giorni nostri)

Poniamo il caso che il sottoscritto non sia un moroso (per pigrizia) dell'Ordine dei Giornalisti, ma un semplice osservatore critico della realtà e medio lettore di giornali. Facciamo che un giorno, dando una sbirciata nei siti dei due principali quotidiani italiani (Gazzetta dello sport esclusa) mi imbatta per la prima volta in questa notizia: La resa di Scajola: "Mi dimetto per potermi difendere".
Bene, a questa assurda ipotesi voglio aggiungerci che non so chi sia Antonio Claudio Scajola, che non ricordo nulla del G8 di Genova e che mi serve immediatamente un aggiornamento per approfondire, un minimo, il personaggio. Lo faccio con wikipedia, che non è la Bibbia ma un punto di partenza, e vengo subito a conoscenza del fatto che, il nostro, è l'attuale Ministro dello Sviluppo Economico.
Ma, cazzo, si dimette! E, ari-cazzo, c'è il video in cui annuncia le sue dimissioni alla stampa!
Potenza della rete... E vediamolo il video così capiamo tutto.
E' in pratica una conferenza stampa. E nelle immagini si vede una sala piena di giornalisti, fotografi, cameramen... Wow!!!
Ecco che ne viene fuori:

"Sto vivendo da 10 giorni una situazione di grande sofferenza"
Mamma mia... poverino... Sembra quasi un deja-vù...

"Sono al centro di una campagna mediatica senza precedenti... su un'inchiesta nella quale non sono indagato"
Ehhh? Che vuol dire? I media parlano (e se vogliamo criticano) un Ministro e scrivono di inchieste della magistratura? E quindi?

"e mi ritrovo a inseguire le rassegne stampa sulla tv per capire di cosa si parla".
Ma perché i giornali non li sai leggere?

"Ho imparato che la politica dà sofferenze. So che tutti hanno grandi sofferenze e non voglio che nessuno pensi che solo io sto soffrendo".
Qui inizio a pensare che il discorso sia stato sovrascritto su un foglio trovato in casa, già usato e preso a caso tra i temini dimenticati dal figlio della colf cambogiana che ogni giorno "rassetta" casa Scajola. E qui e là ci scappa una riga del precedente componimento.

"Certo è che mi trovo quotidianamente esposto a ricostruzioni giornalistiche di cui non conosco il contenuto e che sono contraddittorie tra di loro: con ricostruzioni contraddittorie".
Il piccolo Claudio è veramente confuso. Osserva resoconti di ogni genere su di lui e alla fine... non ha capito nulla! Alcuni dicono cose giuste su lui, altri cose sbagliate. E lui, il protagonista, non capisce chi ha ragione!

"In questa situazione che non auguro a nessuno, io mi devo difendere".
Bhè... è evidente! Fossi in te comincerei a temere anche di me stesso!

"Per farlo non posso continuare a fare il Ministro come ho fatto in questi due anni. Su questo anche voi (i giornalisti?) siete buoni testimoni"
Ehh... Claudio... non so proprio come dirtelo... ma come testimoni sarà difficile chiamare dei giornalisti... vista la gogna mediatica che ti sembra di avere al collo...

"Ho fatto il ministro senza mai risparmiarmi, ho dedicato tutte le mie energie, tutto il mio tempo, commettendo sbagli ma sicuramente pensando di fare il bene".
Claudiè forse se la smetti qui è meglio... Ja stai già suscitando un filo di pena in ognuno dei presenti... e anche io che sto davanti a uno schermo mi sto intristendo non poco...

"Ho avuto in questi giorni attestati di stima dal Premier Berlusconi, al quale sono legato da un affetto profondo, da lui ricambiato. E anche dal Governo, dalla maggioranza, dal Pdl. Ma voglio riconoscere un atteggiamento responsabile dell'opposizione".
Si Claudio sei bravo... ti vogliamo tutti bene...

"Ma questa campagna mediatica deve darmi la possibilità di poter capire".
Braaaaaaavo! Lo vedi che quando ti ci metti... ce la puoi fare Claudiè

"E una cosa l'ho capita: un Ministro non può sospettare di abitare in un casa pagata in parte da altri".
Alt! Claudio, cazzo stai dicendo? Stai per caso vivendo in una comunità di hippy? Che fai, la sera torni a casa e ti travesti come l'indiano dei Village People e giochi a Hotel sotto acido?

"Se dovessi acclarare che la mia abitazione, nella quale vivo a Roma, fosse stata pagata da altri senza saperne io il motivo, il tornaconto e l'interesse, i miei legali eserciteranno le azioni necessarie per l'annullamento del contratto di compravendita".
E ci mancava solo che aggiungevi l'imitazione di Totò mentre dice "come voi ben sapete".

"Non potrei come Ministro abitare in una abitazione in parte pagata da altri".
Ma ti hanno pagato casa a tua insaputa? Uà che culo! Uagliù comunque se passi da Napoli e non sai dove andare... io una coperta e un materasso te li apparo.

"Questa è la motivazione principale e più forte che mi spinge a dimettermi da Ministro convinto di essere estraneo a questa vicenda, sicuro che sarà dimostrato...
(Cosa?)
...Ma è anche certo che siccome considero la politica un'arte con la P maiuscola, bisogna essere in regola e non avere sospetti.
(Al massimo non essere sospettati?!)
Per cui sono convinto che le mie dimissioni potranno permettere al Governo di andare avanti nel lavoro importantissimo che anche io avevo contribuito a svolgere per far crescere l'Italia".
Bene Claudio, mi sa che è abbastanza. Adesso ti prego vai e, se puoi, non farti vedere mai più...

E fuori onda... dalla platea, c'è il commento più chiaro e definitivo a tutto questo.
"Ministro ma non risponde a due domande? Ma è una conferenza stampa questa? Non è normale che un Ministro se ne vada senza rispondere alla domande!"
E on line il deja-vù è completo.


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