mercoledì 16 settembre 2009

Sono nato in ritardo

Sono nato con 50 anni di ritardo...sarà nostalgia in bianco e nero alla Clerici, ma mi sento nato con troppo ritardo rispetto ai tempi. Niente guerre per me, niente lotta con i compagni partigiani, niente nemico. Quello era facile da riconoscere, camicia nera e se ti andava di lusso era pure crucco, valeva doppio come bonus...se poi beccavi l'ufficiale era come superare il mostro finale stile Mr Bison...
Sono nato con 30 anni di ritardo...eccola che ritorna la maledetta nostalgia...non che mi manchi Nilla Pizzi...per carità, solo che la primavera di Praga ed il '68 andrebbero vissuti come esperienza formativa: psichedelia, sesso libero, il vero rock e la scoperta di un sentire nuovo; in una parola che ormai si usa solo per le puttanate. Rivoluzione. Anche lì gli obiettivi, i nemici, erano facili da individuare. I vecchi e arrufati tromboni universitari, la vecchia cara Dc ed i suoi appoggiati o meno, tentativi di golpe. C'era qualcosa per cui combattere ed era evidente davanti a te..Basta dare del voi a mamma e papà alle prese con Lascia o Raddoppia, qui si cambiano le cose...
Sono nato con 10 anni di ritardo per assistere da adulto allo sfaldarsi del potere partitico, delle mani sporche e pulite, per ricordarmi i nomi, i volti, i fatti e i misfatti. Per riuscire a smentire chi parla di grande statista quando si rivolge ad un coniglio ciccione e spelacchiato che se ne è scappato ad Hammamet. 10 anni di ritardo, altrimenti sarei riuscito ad avvertire tutti sulla discesa in campo e magari mi giocavo pure la colonna vincente...
Sono nato in ritardo. Quando il nemico non lo riconosci più perché ti sta attorno, dietro, sotto, sopra e dentro. Perché si è spenta la voce del noi ed esiste solo quella dell'io. Perché di rivoluzionario non c'è più niente se il sesso lo fanno le ragazzine di 13 anni che sognano Scamarcio e c'hanno gli amici su Facebook...Perché la rivoluzione sessuale ha lasciato spazio alle veline, perchè l'emancipazione della donna è finita con la Perego, donna, che sfrutta il corpo di altre donne. La conquista è questa, non l'emancipazione della donna, lo sviluppo della donna in uomo, anche peggio dell'uomo. Sono nato in ritardo perchè citando Guzzanti, ora esiste solo il calcio, i sordi e la fessa e forse era addirittura meglio: Un milione di posti di lavoro. Sono nato in ritardo perché ora ci siamo dimenticati tutto, dei morti ammazzati e delle lacrime, carne da macello per costruire un'Italia che su quei morti ci sta pisciando.
Sono nato in ritardo perché vorrei mettermi un elmetto e trovare il nemico. Ma il nemico non c'è, non si trova, ci vorrebbero gli occhiali di Essi Vivono ma in tanti di fronte a scheletri viventi penserebbero si tratti dell'ultima trovata televisiva, una sorta di Marco Marfè in salsa nightmare...
Sono nato in ritardo ma resto ad aspettare... Condividi

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