martedì 7 luglio 2009

Dura una vita una partita a Risiko

Ce ne sarebbe abbastanza per giurare di non giocare mai più a quel fottutissimo gioco. Contro giocatori almeno "smaliziati" si può giocare una partita in grado di durare dalle 3 alle 164 ore, ma quella volta, mi era toccato il tavolo più assurdo della mia vita. L'eternità al fianco della "Finale del Campionato del Mondo" edizione 2009!
Soltanto alla fine mi resi conto che fuori, il tempo, era passato a velocità sconsiderata, e noi lì, chiusi dentro a fare la partita della vita, con infinite possibilità di interazione tra i partecipanti ed eventi che a raccontarli non basterebbe un libro. (Anche se io rilancio l'idea di spiegare in chiave calcistica le Guerre Puniche).
Ovviamente, trattandosi di una finale mondiale, era rappresentata la maggior parte delle nazioni con i loro migliori esponenti della disciplina. Ed ognuno arrivava all'impegno con sulle spalle mesi e mesi di battaglie e trials per conquistare la finalissima. In palio il titolo di Campione del Mondo 2009!
Mentre il rappresentante francese arrivava alla sfida in bicicletta, avendola preferita all'aereo, il russo e l'americano raggiunsero il tavolo finale col taxi, visto che avevano bevuto cocktail all'uranio per tutta la notte ed al mattino non riuscivano a stare in piedi. Inoltre, mente il silenziosissimo britannico mascherava male una fifa terribile, la giovanissima bandiera della Germania (unica donna al tavolo) correva all'impazzata in mezzo ai tavoli, giocando a nascondersi con l'anziano e ormai decrepito nonno italiano. Gli ultimi ammessi furono nell'ordine il magnate traffichino indiano, il baffuto messicano col sombrero e un cinese, vestito di nero e dall'aspetto inquietante.
Sembra stano, ma l'italico nonno in doppio petto socializzò subito con quello strano cinese, che quanto a mignotte e schiavi la sapeva lunga, ed al nonno non pareva vero. Il loro gioco divenne talmente "pornografico" che cominciarono subito a serpeggiare i malumori. L'apice lo si raggiunse quando, dopo che il cinese aveva regalato 38 carrarmatini al nonnino italiano super gasato, questi cominciò a fargli elogi a scena aperta. Subito l'americano e il russo si "illucidirono", saltarono in piedi e mostrarono i muscoli. Il cinese indietreggiò, cedette immediatamente la Kamchatka e corse ad occuparsi dell'amico pazzo della Corea del Nord che passava l'intera giornata a lanciare supposte di 20 metri in mezzo al mare. Il tavolo era stato abbandonato e la situazione stava precipitando. La tensione era alle stelle, il nervosismo era talmente forte da inquinare l'aria.
Poi accadde l'imprevisto: il terremoto!
Erano giorni che non uscivamo da quella stanza e quella scossa rivelò due cose: prima, che il tempo esisteva ancora; e poi il motivo del silenzio dell'inglese. Era tremofobico, e quella scossa lo rese un proiettile incontrollabile, che schizzò sul tavolo, lanciò in terra tutti i carrarmatini e poi si suicidò lanciandosi dalla finestra.
Dura una vita una partita a Risiko! Condividi

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