domenica 17 maggio 2009

Alle radici di un concetto

Mi sono chiesto spesso che cos'è sta crisi. La prima reazione che ho visto quanto giornali e tg ne hanno cominciato a parlare è stata quella di mia madre. E' andata al supermercato ed ha comprato scorte alimentari per un anno. Ho pensato che fossimo sott'attacco e che stesse preparando il bunker antiatomico, ma mia madre non è uno dei cinque principali economisti al mondo ed allora non gli ho dato troppo credito.
Quello che vorrei capire è chi ha deciso che ci sta la crisi, come comincia, quando finisce e che è. Cioè se il Napoli perde 10 partite di fila e poi ne vince una, pensi che la crisi è finita. Al massimo cacci l'allenatore e ricominci. Ma almeno c'è più o meno un inizio, e più o meno una fine.
Quando hanno detto che c'era la crisi non si è capito niente. La gente ha perso i sensi. Chi nascondeva i soldi sotto i materassi, chi se li portava all'estero, chi comprava, chi vendeva. Io che non sapevo dove metterli, ho comprato metà birre e metà erba. In realtà avevo pensato anche ad una mignotta ma Noemi stava ad Arcore e non se ne è fatto niente. Sta di fatto che dopo due giorni per me la crisi non c'era più, ma per gli altri si.
Però mi sono fatto aiutare. Ho chiesto, mi sono informato, ho domandato. E più o meno ho capito che è successo.
Un tot di gente che lavora in borsa e in banca (sono la stessa cosa) pensavano di giocare a Monopoli, come quando giochi a poker coi soldi di un altro (tanto che me ne fotte mica so soldi miei). Solo che hanno esagerato, hanno svaccato, volevano vedere fino a che punto potevano arrivare. E lì è successo l'irreparibile. Gente che si buttava dai balconi (in America), chi veniva licenziato in tronco (in America), altri addirittura che finivano in galera (sempre in America). Qua, in Italia, no. Non hanno neanche cambiato l'allenatore. Ha "refuso" solo Reja.
Sono cominciate le polemiche. E' colpa mia, no è colpa tua. La Marcegaglia, una tizia che fa da portavoce a quelli che c'hanno le industrie, è andata dal governo a chiedere soldi veri. Certo perchè poi io voglio quelli falsi. La Fiat ha avuto il solito siringone sotto forma di eco-incentivi che in realtà sono ecco-isoldi. Praticamente la gente non sapeva come comprare pane e latte però c'avevano tutti la 500 nuova. E vafamocc. Le aziende però hanno risposto con il risposto col polso duro, hanno varato i piani di ristrutturazione. Cioè invece di capire che un manager guadagnava quanto 200 operai, hanno cacciato i 200 operai. Eppure si capisce. Cazzo, passare da ville, barconi e mignotte a fare la spesa alla Coop pure deve essere una tarantella. Gli operai, beh, quelli poveri erano primi ed un po' più poveri saranno adesso.
Ora però la crisi è finita. Lo ha detto lui, ed io ci credo e credeteci anche voi che vi conviene. Perchè? Perchè la crisi è come prenderlo in culo. Solo con un nome diverso. Condividi

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